Un abstract è un riassunto che espone premesse, svolgimento e conclusioni di una tesi o un altro documento. Ecco come scriverlo e gli esempi.
Sapere come scrivere un abstract fatto bene è fondamentale. Lo sappiamo tutti e siamo rassegnati: alcuni Prof non leggono che quello (e la bibliografia), quindi è bene scrivere un abstract chiaro, interessante e soprattutto efficace; ma cosa intendiamo per efficace, quali sono le caratteristiche dell’abstract perfetto e soprattutto cos’è un abstract e come si scrive?
Ecco una breve definizione che ci aiuterà a capire come scrivere un abstract efficace e diversi esempi di abstract per prendere spunto.
Cos’è un abstract
Un abstract è il riassunto di una tesi o di un documento tecnico che espone le premesse, lo svolgimento e le conclusioni del lavoro in modo chiaro e, possibilmente, accattivante. È lungo al massimo due cartelle, ma meglio riempirne solo una. In ogni caso, impaginatelo in modo che stia tutto su una facciata e controllate sempre che non vi sia stata data un’indicazione specifica.
Dall’abstract devono emergere chiaramente l’obiettivo dell’autore, l’evoluzione schematica del suo ragionamento e le conclusioni. In parole povere, il lettore dell’abstract deve poter capire dove e come l’autore ha intenzione di andare a parare.
Si può dire che l’abstract sia, in effetti, un tipo di sinossi per lavori tecnici.
Come si scrive un abstract
Per scrivere un abstract fatto bene bisogna innanzitutto avere in mente la struttura generale della vostra tesi di laurea (ma non serve certo solo per le tesine!). Se, com’è probabile, non l’avete ancora scritta, dovete almeno aver pensato all’indice, perché è da lì che partiremo per scrivere il nostro abstract.
Un modello di abstract
Un buon abstract, infatti, ha la stessa struttura della tesi che riassume ed è (banale ma non scontato) composto da:
- Introduzione: esposizione della tesi
- Svolgimento: panoramica sui temi affrontati nei vari capitoli
- Conclusione: riassunto delle conclusioni del lavoro
Esposizione della tesi
Questa tesi di propone di… Normalmente tutti gli abstract iniziano così e non c’è niente di male. Per riassumere efficacemente l’obiettivo della nostra tesi possiamo ricorrere a un trucco e fare la parafrasi del titolo. Per esempio:
Titolo della tesi: “Il ruolo dell’editore nel fenomeno della autopubblicazione”
Esempio di abstract – introduzione: “Questa tesi si propone di studiare il ruolo dell’editore nel fenomeno della autopubblicazione per capire se e in che modo possa inserirsi in questo contesto e, altrimenti, come riuscire ad affiancarlo efficacemente e in maniera produttiva.”
Per affinare il testo mantenendolo chiaro e semplice potete inserire una frase di contesto: “Nel contesto attuale, si assiste sì alla crisi della carta stampata, ma soprattutto a quella dell’editoria: lo scrittore è diventato editore di se stesso. Questa tesi di propone di….”
Corpo centrale dell’abstract
Lo svolgimento dell’abstract deve offrire al lettore una panoramica sui temi affrontati nei vari capitoli. Gli abbiamo appena detto quale sarà l’obiettivo del documento. Come raggiungeremo quell’obiettivo? Lo spieghiamo in questa parte dell’abstract. Per farlo, possiamo semplicemente elencare ciò che affronteremo nei diversi capitoli. Basta esporre in modo discorsivo l’indice della tesi. Per esempio:
Indice della tesi:
1) BREVE STORIA DELLA STAMPA E DELL’EDITORIA
2) L’EDITORIA ITALIANA
3) LA FILIERA DEL LIBRO
4) L’EDITORE: IL RUOLO, I RAPPORTI, IL PASSATO
5) IL FENOMENO DELL’AUTO PUBBLICAZIONE
6) EBOOK: Opportunità o declino?
7) L’EDITORE, UN FUTURO DA CRITICO?
Esempio di abstract – corpo centrale: “Analizzando la produzione libraria degli ultimi anni, le caratteristiche dei lettori italiani e le strategie di mercato dei gruppi editoriali più importanti si arriva a una sintesi della situazione attuale del mercato editoriale in Italia. Successivamente si procede con uno studio degli attori che operano all’interno delle case editrici e delle loro attività, volte alla creazione del valore economico del libro. Infine, vengono affrontate tematiche strettamente connesse all’innovazione tecnologica: l’avvento di blog ed e-book e il fenomeno dell’auto pubblicazione. Si cerca così prevedere le evoluzioni che subirà il settore e spiegandone l’attuale stato.”
Conclusione dell’abstract
La conclusione dell’abstract deve essere breve, incisiva e spietata (con voi stessi). Non siete giunti ad alcuna conclusione? Scrivetelo senza paura. Anche uno scritto che non conferma né confuta la tesi iniziale è un lavoro valido, perché avrà escluso tutte le strade che avete intrapreso come possibilità, evitando ad altri di imboccare gli stessi vicoli ciechi.
Non sforzatevi dunque di scrivere chissà quale frase a effetto. L’importante è che la conclusione fili con il resto del testo e che non vi preoccupiate di entrare troppo nello specifico, perché dovete restare nei limiti. Per esempio:
Esempio di abstract – conclusione: “Appurato il ruolo centrale che l’editore ha ricoperto fino a ora nell’editoria tradizionale, egli rimarrà una figura chiave solo se riuscirà a sfruttare tutti i mezzi che l’editoria digitale mette a disposizione. Riuscirà così a inserirsi persino nei processi di autopubblicazione.”
Siete impanicati per la tesi di laurea? Non perdetevi Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco, La Nave di Teseo.